Andando in giro per la città ( Roma in questo caso, visto che sono nato in questa fantastica città?) si possono ammirare i fantastici negozi di souvenir per i turisti, che si assomigliano un pò in tutta Europa e anche fuori (a San Francisco ce ne sono identitici). Sono tremendi, orripilanti (mancano di fantasia, di originalità), sono la fortuna solo di produttori di felpe, t-shirt, e stronzettini vari.
Così ho pensato che sarebbe bello mettere su un negozietto di souvenirs alternativi in ogni città, avere la possibilità di andare in una qualsiasi città (mettiamo che sia Parigi) e comprare la t-shirt sudata di un parigino che ha passato l'ultima settimana a manifestare per i suoi diritti (7 giorni consecutivi di scioperi ai quali ha aderito, mettendo in ginocchio il paese). Oppure andare a Napoli e portarsi via un bel pezzo di sacco della mondezza bruciacchiato con tanto di resti organici arrostiti. Oppure andare a Milano e portarsi via un pò d'acqua dei navigli contaminata da sostanze tossiche (in tutti i sensi, sia stupefacenti che inquinanti). Immagino nel mio negozio romano un turista americano che entra ed inizia a curiosare fino a quando non inciampa, nel bel mezzo del locale, in una bella buca originale di via Tuscolana, piuttosto che via dei castani a centocelle; una bella buca profonda 10 cm (riproduzione naturalmente! però con l'asfalto originale, se vogliamo chiamarlo asfalto!), naturalmente lui inizierà ad imprecare contro di me, ed io gli risponderò con un approssimativo inglese:" non ti piace più la città eterna??? eternamente piena di buche? Pensa che risale a 2000 anni fa!!".
Pensate che bello se ogni turista potesse raccogliere souvenir reali, vissuti, oppure soltanto oggetti o feticci veri che fanno parte della realtà della città visitata. Allora si che quel turista un giorno potrà fare un bilancio delle città visitate e sceglierne una dove tornare.
Aldo Nani
Così ho pensato che sarebbe bello mettere su un negozietto di souvenirs alternativi in ogni città, avere la possibilità di andare in una qualsiasi città (mettiamo che sia Parigi) e comprare la t-shirt sudata di un parigino che ha passato l'ultima settimana a manifestare per i suoi diritti (7 giorni consecutivi di scioperi ai quali ha aderito, mettendo in ginocchio il paese). Oppure andare a Napoli e portarsi via un bel pezzo di sacco della mondezza bruciacchiato con tanto di resti organici arrostiti. Oppure andare a Milano e portarsi via un pò d'acqua dei navigli contaminata da sostanze tossiche (in tutti i sensi, sia stupefacenti che inquinanti). Immagino nel mio negozio romano un turista americano che entra ed inizia a curiosare fino a quando non inciampa, nel bel mezzo del locale, in una bella buca originale di via Tuscolana, piuttosto che via dei castani a centocelle; una bella buca profonda 10 cm (riproduzione naturalmente! però con l'asfalto originale, se vogliamo chiamarlo asfalto!), naturalmente lui inizierà ad imprecare contro di me, ed io gli risponderò con un approssimativo inglese:" non ti piace più la città eterna??? eternamente piena di buche? Pensa che risale a 2000 anni fa!!".
Pensate che bello se ogni turista potesse raccogliere souvenir reali, vissuti, oppure soltanto oggetti o feticci veri che fanno parte della realtà della città visitata. Allora si che quel turista un giorno potrà fare un bilancio delle città visitate e sceglierne una dove tornare.
Aldo Nani
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