Sciopero della rete
La rete è entrata nella nostra vita e l’ha cambiata. Non voglio sindacare tanto sul fatto di come essa l’ha cambiata, se in meglio o in peggio. Ma oggi non è tanto questo di cui voglio parlare, quanto invece di una nuova forma di protesta che forse può essere utile per fa capire ai potenti del mondo chi ha il vero potere, cioè quello “sociale” nelle proprie mani. In Italia abbiamo grandi difficoltà a rivoltarci fisicamente, a scendere in piazza e nelle strade in modo veramente uniforme e sensato in tutto il paese. Il nostro DNA non è predisposto forse per questo tipo di protesta.
In questi giorni la preoccupazione in Italia sale, per quello che i governi fanno e non fanno per noi cittadini. In Sicilia assistiamo ad una protesta regionale e settoriale, a Roma abbiamo una protesta di categoria limitata al territorio Romano(dove i Taxi sono più numerosi). Ma la irrefrenabile corsa al rialzo del prezzo dei carburanti, fa danni solo agli autotrasportatori? Per caso le nostre auto vanno ad idrogeno? No quindi anche noi semplici “trasportatori di noi stessi” dovremmo incazzarci parecchio, invece niente.
Vabbè per farla breve penso che dovremmo provare con: astensioni globali dalla rete, da tutto, dai social network, dai siti di informazione, si proprio così astenersi completamente dall’accendere il nostro modem. E’ confermato da tutti i ricercatori che la rete è diventanto il mezzo più interessante per l’economia globale. Le grandi aziende improntano le proprie campagne marketing con l’utilizzo massiccio del WEB 2.0 e di tutte le risorse che offre la rete.
Allora perché non staccare la spina in modo mirato, provare con un giorno poi due poi tre. Naturalmente sarebbe importante che si facesse anche all’interno delle aziende e dei posti di lavoro. Ma penso sia impossibile una mobilitazione anche delle aziende. Però più che altro è importante che venga fatto in forma privata.
Astenersi dal loggarsi con il proprio utente sui nostri social network e sui siti di nostro stretto interesse. Bisogna in poche parole creare un buco di informazioni, creare un buco nero per alcuni giorni. Si potrebbe chiamare “Il vuoto dell’internauta”.
Nella filosofia orientale “il vuoto” quello della mente, è considerato fondamentale, chi riesce a raggiungerlo può essere considerato saggio.
Non è difficile! Bisogna soltanto decidere e farlo. Si può stare uno, due, tre giorni senza la rete, no? altrimenti vuol dire che siamo diventati veramente schiavi dello strumento.
La rete è la cosa più importante e libera che abbiamo, proviamo ad usufrirne al contrario, sconnettendoci quando c’è qualcosa di importante per cui lottare.
Così si potrebbe avvisare l’economia globale, l’unico modo per spaventare i potenti e far loro capire che le persone vanno rispettate, vanno fatte vivere in modo decente, e che la terra va rispettata.
Poi io spesso mi faccio una domanda: “Che senso avrebbe per i potenti e ricchi del mondo, essere così fighi in un mondo che non funziona?
Se io fossi un ricco potente magnate della finanza, godrei di più ad esserlo in un mondo più giusto .
saluti e baci
aldo
La rete è entrata nella nostra vita e l’ha cambiata. Non voglio sindacare tanto sul fatto di come essa l’ha cambiata, se in meglio o in peggio. Ma oggi non è tanto questo di cui voglio parlare, quanto invece di una nuova forma di protesta che forse può essere utile per fa capire ai potenti del mondo chi ha il vero potere, cioè quello “sociale” nelle proprie mani. In Italia abbiamo grandi difficoltà a rivoltarci fisicamente, a scendere in piazza e nelle strade in modo veramente uniforme e sensato in tutto il paese. Il nostro DNA non è predisposto forse per questo tipo di protesta.
In questi giorni la preoccupazione in Italia sale, per quello che i governi fanno e non fanno per noi cittadini. In Sicilia assistiamo ad una protesta regionale e settoriale, a Roma abbiamo una protesta di categoria limitata al territorio Romano(dove i Taxi sono più numerosi). Ma la irrefrenabile corsa al rialzo del prezzo dei carburanti, fa danni solo agli autotrasportatori? Per caso le nostre auto vanno ad idrogeno? No quindi anche noi semplici “trasportatori di noi stessi” dovremmo incazzarci parecchio, invece niente.
Vabbè per farla breve penso che dovremmo provare con: astensioni globali dalla rete, da tutto, dai social network, dai siti di informazione, si proprio così astenersi completamente dall’accendere il nostro modem. E’ confermato da tutti i ricercatori che la rete è diventanto il mezzo più interessante per l’economia globale. Le grandi aziende improntano le proprie campagne marketing con l’utilizzo massiccio del WEB 2.0 e di tutte le risorse che offre la rete.
Allora perché non staccare la spina in modo mirato, provare con un giorno poi due poi tre. Naturalmente sarebbe importante che si facesse anche all’interno delle aziende e dei posti di lavoro. Ma penso sia impossibile una mobilitazione anche delle aziende. Però più che altro è importante che venga fatto in forma privata.
Astenersi dal loggarsi con il proprio utente sui nostri social network e sui siti di nostro stretto interesse. Bisogna in poche parole creare un buco di informazioni, creare un buco nero per alcuni giorni. Si potrebbe chiamare “Il vuoto dell’internauta”.
Nella filosofia orientale “il vuoto” quello della mente, è considerato fondamentale, chi riesce a raggiungerlo può essere considerato saggio.
Non è difficile! Bisogna soltanto decidere e farlo. Si può stare uno, due, tre giorni senza la rete, no? altrimenti vuol dire che siamo diventati veramente schiavi dello strumento.
La rete è la cosa più importante e libera che abbiamo, proviamo ad usufrirne al contrario, sconnettendoci quando c’è qualcosa di importante per cui lottare.
Così si potrebbe avvisare l’economia globale, l’unico modo per spaventare i potenti e far loro capire che le persone vanno rispettate, vanno fatte vivere in modo decente, e che la terra va rispettata.
Poi io spesso mi faccio una domanda: “Che senso avrebbe per i potenti e ricchi del mondo, essere così fighi in un mondo che non funziona?
Se io fossi un ricco potente magnate della finanza, godrei di più ad esserlo in un mondo più giusto .
saluti e baci
aldo
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