Perchè non ci siamo fermati prima? Potevamo farlo.. ma non lo
abbiamo fatto. Il nostro pianeta sta soffrendo tanto a causa di tutte
le attività nocive che noi esseri umani pratichiamo quotidianamente,
ma gli stati di tutto il mondo non hanno pensato bene di fermarci.
Anche noi cittadini, a parte qualche piccola eccezione, vedi Hong
Kong, Francia e forse qualche altro esempio in giro per il globo
(anche se per altri motivi, ma si sono fermati ed hanno bloccato i
loro paesi) non abbiamo avuto il coraggio di fermarci, di stare a
casa, di dare un po' di respiro alla nostra atmosfera, al nostro
suolo, ai nostri oceani. Non abbiamo avuto la forza e dico neanche la
voglia di rivoltarci contro chi non vuole riconvertire la produzione
di energia, contro chi non vuole fermare le emissioni incontrollate di gas nocivi alla natura.
Si continuano a spendere miliardi per spese
militari, brancolando che dobbiamo prepararci ad una guerra o un attacco che non arriverà mai (penso al
“Deserto dei tartari” di Dino Buzzati) ma non abbiamo abbastanza risorse statali per affrontare in sicurezza sanitaria, una
pandemia
. I governi degli ultimi 30 anni, non
hanno scuse, è risaputo che fosse più probabile una pandemia
mondiale, piuttosto che una guerra non si sa contro chi. Naturalmente
la situazione è simile a livello mondiale, anche se c’è chi è
stato più prudente. Ci sono priorità logiche per il benessere e la
continuazione della nostra specie, che andrebbero rispettate. Invece
noi andiamo controcorrente, facciamo tutto il contrario di quello che
dovremmo fare per preservare la natura e quindi noi stessi. Non
possiamo dire che i media non parlino di quello che sta succedendo al
nostro pianeta, ogni giorno abbiamo notizie, aggiornamenti, eppure
tutto ciò non basta per terrorizzarci. In fondo siamo solo noi
esseri umani e animali,che rischiamo a causa di tutto ciò. Il
pianeta sopravvivrà a qualsiasi cosa, a parte forse una catastrofe
nel sistema solare, anche il mondo vegetale nonostante soffra molto,
non avrà problemi a sopravvivere. Milioni di persone muoiono ogni
anno per colpa dell’avvelenamento causato dalla rivoluzione
industriale, siamo abituati a veder morire parenti e amici di tumori,
di malattie varie causate dal nostro strampalato stile di vita. Ma
queste morti sono lente, ci sono cure velenose che danno speranza di
vivere ancora un po' o di guarire per un po'. Quindi non abbiamo il
panico di rischiare di morire senza una cura in pochi giorni. Il
tempo fa la differenza, chi governa approfitta del fatto che milioni
di persone del mondo industrializzato non hanno interesse per la
qualità della vita e la qualità di ciò che li circonda nella
quotidianità. A tanti interessa solo il tempo a disposizione,
(morire in una settimana fa paura a chiunque, morire in anni di
declino psico-fisico spaventa pochi) per continuare a respirare ed
agire anche se in modo sconclusionato, anche se affannosamente,
sentendo ogni giorno la morsa dell’ansia alla gola.
Aldo Nani
Commenti