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See Emily play

 

Tempo fa mi è capitato di vedere per caso un documentario su una scultrice inglese, il suo nome è Emily Young. Ho scoperto che si tratta di un'artista incredibile per capacità manuali, creatività e soprattutto per la location (un antico convento in Toscana) dove ha deciso di installare il suo studio-casa o forse dovremmo dire casa-studio? Le opere dell'artista sono di rara bellezza e hanno un carattere fortissimo per scelta dei materiali, ispirazione creativa e capacità sopraffini nello scolpire.

Oltre al suo enorme talento, Emily è famosa per essere stata la musa che ispirò Syd Barret per la scrittura del testo del brano "See Emily play". Per i non appassionati o per chi conosce soltanto le canzoni più note dei Pink Floyd, questo brano non rappresenta molto. Per chi invece ama la musica ed è appassionato del '900, questo brano racconta i primi passi di un artista e con lui di una band, che ha scolpito per sempre, a proposito di scultura, il proprio nome nella mente di milioni di persone entrando prepotentemente nella storia della musica moderna.

Il brano ha un sapore Beatlesiano, dovuto dall'ammirazione che Syd aveva per Paul, John, Ringo e George. Ripercorrere quelle note mi ha fatto pensare a come sia stata particolare la storia di questa incredibile band. Nel bel mezzo dell'arrivo dei primi riconoscimenti di pubblico e critica, nel momento in cui tutte le grandi band gettavano le basi per tutto ciò che di grande avrebbero poi realizzato, i Pink Floyd si ritrovarono improvvisamente privi del loro unico ed ispiratissimo autore. L'abbandono neanche "troppo volontario" di Syd, per molte band avrebbe significato la fine prima dell'inizio. L'arrivo del talentuoso David Gilmour, caro amico di Waters e Barrett, segnò invece in qualche modo, la strada che la band avrebbe poi preso e dall'altra parte il definitivo disfacimento mentale di Syd che non tornerà mai più quello che era stato, a detta dei suoi compagni di viaggio, "Il diamante pazzo" più splendente della cultura di fine anni '60. La copertina del  45 giri di "See Emily play", denota la mano indecisa e fanciullesca del disegnatore, quel trenino disegnato apparentemente con poca cura e poco talento sembra esprimere esattamente quell'indefinibile e fragile personalità dell'autore del brano ed il suo istintivo, primitivo, enorme talento.

Aldo Nani

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