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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Domande primordiali sul futuro prossimo nel cinema e nel piccolo schermo

Come cambieranno le produzioni cinematografiche e delle serie Tv, dopo e durante (gli autori staranno già scrivendo) questa pandemia? Non so voi, ma io sono terrorizzato! Non so cosa aspettarmi, è plausibile che potremmo ritrovarci una volta usciti dal tunnel quasi, a vedere opere che raccontano l'incubo che è appena passato? Qualcuno di voi potrebbe dire, bè che male c'è? In fondo nella fiction si cerca di raccontare, anche se trasfigurata, la realtà. Ma io insisto e mi chiedo sempre più preoccupato, avremo a che fare con serie dove il protagonista è un virologo zoppo e schizzato che ogni giorno combatte contro epidemie rare? Oppure la storia di un cinquantenne disperato senza più filtri che si mette a spacciare mascherine contraffatte con un suo ex alunno? Vedremo forse film per bambini e adulti dove il supereroe è il capo della protezione civile nazionale coadiuvato dal suo braccio destro, doppiato in Italia da Tremonti? Lo so tutto ciò è banale, ma non impossibile! Ma

Piccioni solitari

C’è una domanda che da giorni mi affligge.. qualcuno sta pensando ai milioni di piccioni abbandonati a loro stessi nei centri storici delle città Italiane? Sono rimasti senza turisti, senza bambini, chi dà loro da mangiare? Come fanno senza il loro mezzo chilo di molliche di pane e pizza ciascuno. Senza svolazzare in mezzo ai piedi dei turisti seduti a mangiare sulle fontane di piazza Navona. Sono “abbattuti”, l’altro giorno ne ho visto uno che guardava nel vuoto immobile sul cornicione di ponte Sisto, sembrava voler fare il nefasto gesto saltando dal ponte. Per non parlare del fatto che non hanno più macchine parcheggiate sulle quali scagazzare impertinentemente. Ve li immaginate sugli alberi del lungotevere senza nemmeno una macchina sulla quale liberarsi durante l’appollaiamento? Non è giusto! Li ho visti girare depressi sull’asfalto senza saper da chi andare a rompere i coglioni, potremmo forse ricominciare a riutilizzarli come piccioni viaggiatori in cambio

Un angelo a quattro zampe senza ali

Un angelo a quattro zampe senza ali ha attraversato l’esistenza di un uomo in viaggio controvento, con la sua simmetria perfetta, quell’aurea di pelo fiammeggiante di varie sfumature, nessuna uguale e per questo così eleganti. La sua presenza ha accompagnato i giorni e le notti, in bilico su una ringhiera oppure acciambellata su un tappeto, miagolii accennati, prima timidi e poi sempre più convinti Passo sinuoso e deciso, salti insondabili di istinto ancestrale distaccata con chi non conosceva bene, fino alla fiducia incondizionata dopo aver sentito il calore, libera e felice finché gli occhi erano vivi, una giovane donna ad aiutarla negli ultimi giorni di vita ormai privi un essere di rara bellezza è stata per quell’uomo.. mai invadente sempre delicata, anche il solo guardarla passare dava piacere, la giovane donna è stato ciò che di meglio, oltre all’uomo, avrebbe potuto incontrare quell’angelo venuto da chissà dove, un regalo della natura, u

Porte socchiuse

Mi guardarono tutti stupiti, sembravano non aver mai visto qualcuno camminare in mutande, al centro di un corridoio principale di un lussuoso hotel del centro. Arrivai fino alla porta che nasconde l’inguardabile ciò che di più pruriginoso i nostri occhi possano guardare. La cosa piu strana era che nessuno sembrava notarla quella porta, tutti ci passavano davanti indifferentemente, eppure era soltanto socchiusa quasi a farci sbirciare dentro, curiosare senza timore, per scoprire ciò che non vorremmo mai.   Non tutte le porte socchiuse sono uguali, alcune vengono chiuse male per sbaglio, altre vengono lasciate leggermente aperte per invogliare a guardarci dentro. Aldo Nani

Dovevamo fermarci prima..

  Perchè non ci siamo fermati prima? Potevamo farlo.. ma non lo abbiamo fatto. Il nostro pianeta sta soffrendo tanto a causa di tutte le attività nocive che noi esseri umani pratichiamo quotidianamente, ma gli stati di tutto il mondo non hanno pensato bene di fermarci. Anche noi cittadini, a parte qualche piccola eccezione, vedi Hong Kong, Francia e forse qualche altro esempio in giro per il globo (anche se per altri motivi, ma si sono fermati ed hanno bloccato i loro paesi) non abbiamo avuto il coraggio di fermarci, di stare a casa, di dare un po' di respiro alla nostra atmosfera, al nostro suolo, ai nostri oceani. Non abbiamo avuto la forza e dico neanche la voglia di rivoltarci contro chi non vuole riconvertire la produzione di energia, contro chi non vuole fermare le emissioni incontrollate di gas nocivi alla natura. Si continuano a spendere miliardi per spese militari, brancolando che dobbiamo prepararci ad una guerra o un attacco che non arriverà mai (penso al “Deserto d